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Il volume, che presenta l'edizione di atti rogati dal notaio Stefano Bono, attivo nell'isola di Creta (Candia) all'inizio del Trecento, offre uno strumento efficace di consultazione per gli studiosi che vogliono approfondire la conoscenza della storia veneziana dell'isola, che rimase sotto il governo della Serenissima dal 1211 al 1669 e che costituì il principale avamposto del dominio "da mar" e dei traffici commerciali di Venezia con il Mediterraneo orientale. Il possesso di Creta ebbe, infatti, per Venezia un valore inestimabile e della prolungata presenza dei veneziani rimangono ancora oggi molte testimonianze nella toponomastica, negli usi e costumi e nell'architettura civile e religiosa. Con una nota archivistica di Maria Francesca Tiepolo.